Progetti

I Docks - Marsiglia (Francia) - Marseille (Francia)

Materia viva

Gli storici magazzini del porto tornano a nuova vita grazie a un attento intervento di ridestinazione, dove la ceramica reinventa se stessa giocando un ruolo fondamentale a livello tecnologico ed emozionale
Autore
Alfredo Zappa
Foto
Ernesta Caviola
Progetto
5+1AA Alfonso Femia, Gianluca Peluffo Agenzia di Architettura srl
Superfici Ceramiche
CASALGRANDE PADANA
Anno di realizzazione
2016

Non è azzardato sostenere che Marsiglia è porto, prima ancora che città. Luogo di arrivo e di partenza, di rifugio, di scambio, di apertura alle merci, alle genti, alle culture, ai significati. Il porto, come scriveva Baudelaire, è il luogo migliore per contemplare quelli che hanno ancora la forza di volere, il desiderio di viaggiare.
Il nucleo storico della città è cresciuto attorno al cuore pulsante del Vieux Port. Molto più tardi, attorno al 1853, i grandi traffici spinsero alla costruzione lungo la costa di nuove strutture, portuali e di stoccaggio che, crescendo nel tempo, sono andate a costituire il Grand port maritime. Per decenni polo assoluto di riferimento del commercio via mare del Mediterraneo, ruolo che ha smarrito solo in epoche recenti. Oggi la città del Mistral sta promuovendo investimenti e politiche mirate per tornare a primeggiare. In questo quadro da settembre sono in funzione le due gru container più grandi del mondo e un nuovo bacino di carenaggio, per le grandi navi da crociera. Ma non è solo in termini di infrastrutturazione tecnica che Marsiglia ha deciso di giocare la sua partita. Molto infatti è stato intrapreso in termini di rigenerazione e strategie urbane.
Ecco allora che rianimare uno degli edifici più importanti per dimensioni, ma anche per destinazione d’uso del porto, gli storici magazzini di stoccaggio, i Docks così come la lingua del mare li identifica a ogni latitudine, ha assunto particolari valori materiali e simbolici.
Il progetto, sviluppato a seguito di un concorso internazionale, è frutto di una articolata riflessione che gli architetti Alfonso Femia e Gianluca Peluffo, alla guida dell’Agenzia di Architettura 5+1AA, hanno sviluppato rispetto alla natura, al ruolo e ai significati dell’edificio storico, indagandone soprattutto i rapporti in essere e potenziali con la città. Operando per riannodare le giaciture non solo dei corsi murari, ma anche delle relazioni e delle attività socializzanti, al fine di restituire il manufatto alla città, trasformando il suo status di austero e monolitico complesso in un luogo pubblico, partecipato e fortemente identitario.
L’obiettivo è stato perseguito attraverso un’attenta ricerca di permeabilità tra fronte urbano e fronte rivolto al mare, trasformando quello che prima era una cortina impenetrabile in un luogo da vivere e attraversare, fisicamente e visivamente. Non di meno, le quattro corti racchiuse all’interno di un corpo di fabbrica che in lunghezza misura ben 365 metri, sono state completamente reinventate e trasformate in luoghi straordinari e inattesi. La Corte Barcellone, la Corte Rome, la Corte Village e la Corte Marchè, sono diventate infatti elementi di polarizzazione funzionale ed emotiva, che qualificano il percorso longitudinale, definendo nuove relazioni e gerarchie spaziali, dinamiche e vitali. In questo palinsesto un ruolo particolare assumono la luce, il colore e la materia, attraverso i quali lo spazio si arricchisce di una dimensione caleidoscopica, capace di suscitare meraviglia e al tempo stesso sentimento e intimità.
Luoghi dove la ceramica diventa avvolgente, policroma, sorprendente per formati, accostamenti e sistemi di posa. Nell’ambito dell’intervento, raccontano i progettisti: “Abbiano promosso un processo virtuoso grazie al quale, lavorando con una bottega d’arte di Albissola, è stato prodotto a mano un elemento ceramico da rivestimento. Il suo calco è stato consegnato a Casalgrande Padana che, a sua volta, lo ha studiato e sviluppato come elemento da produrre a livello industriale, capace di soddisfare le severe prescrizioni degli Avis Technique francesi”.
All’interno dei Docks gli elementi ceramici sono declinati via via in maniera diversa e il risultato non lascia indifferenti. Ceramica dunque come materia viva, capace di sollecitare la dimensione percettiva ed emozionale di chi oggi vive e attraversa i Docks.

Superfici Ceramiche
Casalgrande Padana, Granitogres Unicolore
grès porcellanato
Blu Forte, Blu Chiaro, Blu Scuro, Azzurro, Bianco
Unicolore

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