Progetti

Sede Lasa Metalli - Modena

L’azienda in vetrina

Immagine esterna e comfort interno per la nuova sede di Lasa Metalli
Autore
Elisa Montalti
Progetto
Massimo De Gennaro
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2011

Oggi il miglior biglietto da visita per le aziende, oltre al sito web, è rappresentato dalle proprie sedi fisiche, luoghi di incontro, visita e scambio, spazi per affari e lavoro. Dopo una lunga fase di anonimato, si assiste ad una maggiore attenzione architettonica verso gli edifici industriali alla ricerca di una precisa identità formale. Questo approccio ha ancora più valore nel caso di imprese legate al settore dell’edilizia, in cui l’architettura costruita riesce a mettere in mostra lavorazioni particolari e materiali dalle grande prestazioni.
Da queste premesse è partita l’azienda Lasa Metalli, fondata nel 1961, quando ha deciso di realizzare una nuova Dipendenza sempre a Modena in un distretto produttivo. L’obiettivo dichiarato era proprio quello di “costruire una vetrina in grado di valorizzare i prodotti (infissi in alluminio, pareti interne, lamiere, recinzione, ecc.) e allo stesso tempo offrire ai dipendenti un ambiente luminoso, aperto, senza pareti e vincoli architettonici per un contesto lavorativo più confortevole e rilassante”. L’architetto Massimo De Gennaro ha quindi lavorato partendo da queste premesse e cercando di assegnare al manufatto una particolare personalità espressiva, in contrapposizione al frequente anonimato percettivo delle periferie industriali contemporanee.
Per il lungo ed articolato corpo di fabbrica, parallelo all’asse viario e all’opificio, la sfida è stata proprio quella di avvalersi del sistema prefabbricato, comunque più veloce ed efficiente, conferendo però all’edificio l’aspetto di una struttura in opera. Lo spazio a terra di mediazione urbana (contenente uffici, uno showroom e una sala meeting) si configura come un piano arretrato, scandito da pilastri, in parte porticato, in parte tamponato con materiali leggeri. Il progetto voleva infatti garantire grande permeabilità in senso trasversale tra la strada e i giardini retrostanti, che riescono ad offrire un gradevole affaccio anche agli uffici posti su questo lato. Il piano superiore è invece contraddistinto da un’armonia di aperture. Spiega il progettista: “Nel disegnare la facciata principale ho immaginato un pentagramma musicale su cui comporre una serie di note…questo era un modo per scandire la volumetria della facciata con una teoria di profonde aperture non allineate fra loro ma composte con un ritmo che evitasse l’omologazione delle facciate prefabbricate”.
L’edificio è stato infatti realizzato interamente con un sistema strutturale prefabbricato in cui le uniche opere in cemento armato a vista sono proprio i vani ascensori per i collegamenti ai piani. Internamente particolare attenzione è stata dedicata alla distribuzione funzionale e spaziale dei vari locali che sono scanditi e delimitati da una serie di pareti vetrate (a tutta altezza) con struttura di alluminio lucido in cui sono inserite le porte di legno. Per la pavimentazione il progettista ha scelto di utilizzare una superficie unica, omogenea, che esaltasse il senso di continuità spaziale fra i vari ambienti e fra interno/esterno, optando per un unico pavimento in gres porcellanato di grande formato ad effetto cemento. Questo colore caldo ben si armonizza con le tinte bianche e con le superfici vetrate, rendendole più ospitali ed accoglienti.
Anche il sistema di illuminazione è stato pensato, progettato e realizzato con particolare cura per ottenere la massima integrazione con gli aspetti funzionali ed estetici dell’intera costruzione. File di faretti segnano i percorsi, mentre corpi illuminanti appesi caratterizzano i vani di collegamento e le sale riunioni.
Di notte, il piano terra diventa un “basamento luminoso” su cui si assesta compatto il blocco scultoreo superiore.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
Neutra
Cemento
60x120 cm

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