Progetti

Palazzo Valperga Galleani - Torino - Torino

La casa più bella del mondo

Si trova a Torino, nel cuore del centro storico: è un palazzo barocco che è stato restituito a tutto il suo splendore grazie a un attento restauro. Che ha saputo far convivere i segni decorativi del passato con quelli contemporanei. A partire dalle scelte materiche
Autore
Laura Ragazzola
Progetto
Gruppo Building
Superfici Ceramiche
COTTO D'ESTE
Distributore
Civeredilizia
Anno di realizzazione
2015

‘The number 6′ è il nome del progetto di riconversione di Palazzo Valperga Galleani, gemma del barocco piemontese. Secondo il famoso portale ArchDaily (7 milioni di visite al mese con 2 milioni di fan su Facebook), è la ‘casa più bella del mondo’, titolo che ha conquistato sbaragliando ben 3.000 ‘concorrenti’ provenienti dai 5 continenti del Pianeta: unica presenza italiana, ha battuto sul fotofinish i 5 finalisti per la categoria ‘Restyling’.
A due passi da piazza San Carlo, l’edificio è un gioiello dell’architettura barocca torinese: realizzato nel 1663 da Maurizio Valperga e ampliato nel 1781 da Michele Luigi Barberis, il palazzo ha mantenuto nel corso dei secoli la sua vocazione di dimora nobiliare e prestigiosa ma con il passare del tempo ha cominciato a manifestare segni di degrado. Sino al restauro del 2013, che lo ha restituito al suo splendore. Non solo. L’architetto Luca Petrone, responsabile della progettazione di Building Engineering, lo studio torinese che ne firma la ristrutturazione, ha infatti trasformato il palazzo barocco in un condominio contemporaneo all’avanguardia.
I 6.500 metri quadrati distribuiti su 5 livelli, più due ammezzati, rappresentano uno dei migliori esempi di recupero architettonico: il progetto, infatti, è stato capace di coniugare spazi storici protetti dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali della Regione Piemonte, con le nuove esigenze del vivere contemporaneo. Cosi, infatti, elementi decorativi originali come affreschi, stucchi, modanature, bassorilievi convivono con le soluzioni materiche di oggi: cemento a vista, vetro, resine e ceramiche hi-tech affiancano senza stridore le scelte stilistiche ed estetiche del passato. A cominciare dai rivestimenti ceramici in gres porcellanato usati per le parti comuni, corridoi e scale (qui è di scena l’articolo Via Condotti nel formato 60×60 cm con superficie naturale-rettificato della collezione “Elegance di Cotto d’Este) e per le pavimentazioni degli appartamenti e dei bagni (piano attico) (l’articolo Snow della collezione Kerlite Black-White’, sempre di Cotto d’Este).
Tutto è sempre avvenuto nel reciproco rispetto: la combinazione fra tradizione e modernità che ha caratterizzato l’intervento ne ha infatti decretato il successo. Razionalizzati i volumi e ridefiniti gli spazi, oggi il palazzo ospita 36 appartamenti che si snodano intorno al cortile centrale; altrettanti box interrati e una moderna Beauty & Spa, a disposizione dei condomini, completano l’offerta abitativa. Ma il progetto è rivoluzionario perché il palazzo si apre inaspettatamente alla fruizione pubblica. La committenza, infatti, ha voluto che gli interventi architettonici fossero anche rivolti a creare un ‘allestimento’ scenografico e artistico aperto alla cittadinanza. Così gli elementi scultorei firmati dall’artista Richi Ferrero, in occasione delle ultime due edizioni della Rassegna Luci d’Artista, hanno trovato nel cortile barocco del palazzo la loro inedita collocazione definitiva, creando una sorta di museo a cielo aperto.

Superfici Ceramiche
Cotto d'Este, Elegance; Kerlite3plus Over; Kerlite3plus Black-White
grès porcellanato
Via Condotti collezione Elegance; Kerlite3plus Over e Kerlite3plus Black-White art. Snow
59,4X59,4 cm

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