La casa della birra

Lasciandosi alle spalle Treviglio e percorrendo la Strada Statale 42 verso Bergamo, poco prima dell’abitato di Arcene si nota sulla destra la struttura del Pub “Fabbrica di Pedavena”.
Per inquadrare correttamente la genesi del locale e le ragioni del suo immediato successo facciamo un passo indietro nel tempo. Nel 1897 i tre fratelli Luciani fondarono a Pedavena (BL) uno stabilimento per la produzione di birra, ceduto poi a una multinazionale che nel 2004 ne decise la chiusura. Intervenne nel 2006 Birra Castello, giovane azienda fino a quel momento attiva solo nella grande distribuzione, acquisendo Fabbrica di Pedavena e quindi anche la sua consolidata introduzione nel canale HoReCa. Nel bouquet di azioni di marketing pianificate dalla proprietà per sostenere il riposizionamento dei brand di punta (Castello e Pedavena ai quali si sono aggiunti poi Dolomiti e Superior) vi era anche l’apertura di locali identitari in franchising in collaborazione con i concessionari di zona. E’ in questo quadro che, dopo alcune esperienze nel Nord-Est, si inserisce nel 2014 l’arrivo di Birra Castello anche in Lombardia con il Pub Fabbrica di Pedavena di Treviglio.
Il contenitore è un corpo di fabbrica costituito da un capannone e da un avancorpo edificati al centro di un’area recintata. Una location ideale, secondo il format messo a punto per questo brand, perché fuori dal centro abitato e facilmente raggiungibile. Il concept del Pub è stato elaborato da AP Design che ne ha curato anche la realizzazione. Alla base del progetto l’atmosfera unica della Birreria Italiana, ambiente accogliente e informale, cucina semplice e soprattutto la birra che arriva fresca di produzione direttamente dalla fabbrica. Gli interni scenografici ripropongono su pannello i loghi storici di Birra Pedavena e l’antica sala cottura. Pareti affrescate offrono squarci di vita della storica birreria (modello di riferimento per i locali in franchising) annessa allo stabilimento. Su tutto dominano il colore e il calore dei materiali utilizzati. Legni naturali grezzi, marmi, carretti d’epoca, vecchie cassette contenitori in legno (a pavimento per comporre sedute o a soffitto come paralume), ferro e canali in rame a vista restituiscono l’idea di una ricercata, calda e confortante artigianalità nella tradizione. Originali lampade Pedavena illuminano d’accento zone strategiche. Scaffalature aperte svolgono una duplice funzione: esposizione di prodotto e delimitazione leggera di spazi funzionali. Fungono invece da elemento unificante le grandi lastre in grès porcellanato della serie Bioarch di Panaria, colore Barge grigia spazzolata, posate a pavimento in tutte le zone comuni, bagni e cucina. L’ampio spazio unico del pub è organizzato in aree operative. Una grande porta a vetri con telaio in ferro taglia obliquamente un angolo dell’avancorpo e consente l’ingresso nella birreria.
Lo sguardo è subito attratto dall’imponente bancone di mescita a isola e dagli affreschi della parete di fondo. Sulla destra i tank per la birra e accanto il beer shop dove acquistare i prodotti per l’uso casalingo. Lungo la vetrina una pedana a doppio gradino ospita “divani” ricavati da legno di riciclo e un salottino con poltrone vintage. Al centro tavolini artigianali alti con base in ferro verniciato in azzurro e piano in segati di legno massello. Sgabelli tutto legno o con inserti metallici sono sparsi nel locale. Superata la birreria, caratterizzata dai cromatismi dei legni, si apre l’area ristorante dove prevalgono le sfumature di azzurro delle sedute imbottite, delle pareti e dei manufatti in ferro. Gradevoli gli inserti realizzati con listoni di legno in alcune aree della pavimentazione.
Un tavolo con piano in vetro trasparente, corredato da sgabelli in ferro i cui sedili sembrano provenire da macchine agricole d’epoca, evidenzia un vecchio carretto.