Progetti

Muji Store - Milano - Milano

Il tocco gentile del Giappone

Il fascino della cultura Giapponese lo troviamo nel nuovo store milanese di Muji: un progetto di ristrutturazione ed ampliamento fatto di scelte materiche e progettuali che creano ponte di comunicazione tra le due culture, quella italiana e quella giapponese
Autore
Federica Andreini
Progetto
Roberto Murgia
Superfici Ceramiche
ATLAS CONCORDE
Anno di realizzazione
2017

Il fascino della cultura Giapponese colpisce noi occidentali in maniera garbata, con realizzazioni artistiche, architettoniche e di design eteree, dalle linee essenziali e pulite, come fossero state forgiate dall’acqua e dal vento.
Il progetto di ristrutturazione e ampliamento del flagshipstore di Muji di via Torino 22 a Milano, marchio che fece la sua prima comparsa in Europa proprio a Milano nel 2004, non perde questa caratteristica, anzi la amplifica con la scelta cromatica di neutralità nella gestione degli interni. La scelta di posare Dwell di Atlas Concorde nella colorazione Gray e Off white nei bagni, ha consentito di amplificare l’eleganza dei prodotti esposti, creando un’ambientazione rilassante e accogliente, che valorizza le forme esposte e i pezzi di design presenti, senza interferire cromaticamente, ma creando un continuum tra le diverse aree.
Il progetto dello store è stato affidato allo studio dell’architetto Roberto Murgia, che collabora col marchio da dodici anni per la realizzazione di diversi stores tra Francia e Italia. La volontà del marchio di rinnovare continuamente i negozi commerciali persegue l’obiettivo di mantenere aggiornata l’immagine aziendale in tutto il mondo e il vastissimo catalogo prodotti in ogni negozio: in questo senso va l’ampliamento di superficie progressivo dei negozi che arrivano a misurare anche 1000mq, come quello di via Torino. Ma quali sono i temi base a cui si è stati ispirati? “I temi base del progetto di ogni negozio sono i materiali naturali, i colori chiari e le superfici opache” chiarisce l’Arch. Murgia, “direttive che vengono date direttamente da Tokyo e ogni decisione di ricerca e scelta viene sempre fatta in questa direzione e discussa, sia con Muji Italia che con la casa madre giapponese” creando un ponte ideale tra estremo oriente e occidente.
La scelta della serie Dwell Gray si inserisce perfettamente in questa modalità di ristrutturazione, poiché è esso stesso un progetto di pavimenti e rivestimenti ispirati al mondo del cemento spatolato e delle resine sintetiche che suggerisce al progettista di interpretare gli spazi in chiave moderna, quasi post industriale, rendendo gli ambienti attuali e originali: il formato di posa 60×60 crea respiro nello sguardo del cliente che entra, lo accoglie e lo guida. Il grigio luminoso nella pavimentazione sembra richiamare la ghiaia giapponese dei villaggi della costa sperduti nel nord del paese. Sembra far respirare quell’aria di essenzialità e di minimalismo imperiale che ci riportano le immagini del Giappone più remoto e classico, guardando al passato senza nostalgia, ma imparando da esso e nella lezione appresa, cercare e ricercare un nuovo modo di essere, un progresso di associazione dei materiali che creano un’immagine attuale e aggiornata, anche se sempre diversa poiché declinata in base ad ogni differente ambiente in cui il negozio va ad inserirsi. Il cliente qui non è solo un cliente, ma un ospite vero e proprio.
Dwell lo troviamo anche nella pavimentazione delle scale: il formato speciale 30×130 viene applicato ad ogni scalino, scelta che crea continuità nella gestione del design interno e personalizzazione, creando il collante su cui poggia l’intera immagine del negozio. Lo troviamo anche posato sulle pareti, come un segno progettuale di inclusione pratica in una realtà commerciale, insieme ai mattoni forgiati a mano e alla parete di legno realizzata con vecchi legni recuperati: dimostra, quindi, anche una notevole versatilità e capacità di interazione con gli altri materiali presenti, esaltandone la loro naturale bellezza. Oltre alle capacità tecniche intrinseche del prodotto abbiamo anche quella di espandere la luce naturale delle bellissime enormi finestre che caratterizzano il movimento delle pareti esterne e aiutano il cliente a vedere i reali colori dei prodotti esposti sulle cremagliere che diventano così “una carta da parati in 3 dimensioni che crea un display visual ordinato che si confronta direttamente con l’esterno, dando vita ad una vetrina perfetta che comunica con la città, e con la linea culturale del design globale con cui ci si deve confrontare in fase di progettazione” aggiunge Roberto Murgia.

Superfici Ceramiche
Atlas Concorde, Dwell
grès porcellanato
Grigio, Bianco
30x60, 60x60 cm

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