Progetti

Biblioteca e centro culturale - Bradford West Gwillimbury, Ontario (CND) - Bradford West Gwillimbury, ON (Canada)

Il nuovo centro culturale di Bradford West Gwillimbury

Uno spazio progettato non solo per la conservazione e la diffusione della conoscenza ma anche per divenire centro di aggregazione sociale
Autore
Alessandra Coppa
Progetto
Bogdan Newman Caranci, Inc.
Superfici Ceramiche
MIRAGE
Anno di realizzazione
2011

Il progetto per la biblioteca e centro culturale Bradford West Gwillimbury in Ontario, realizzato dallo studio Bogdan Newman Caranci, è stato insignito della Menzione d’Onore per la categoria Istituzionale nell’ambito del Ceramics of Italy Design Competition, in occasione di Converings 2012, la più importante fiera nordamericana per pavimenti e rivestimenti.
Con l’intenzione di ottenere la LEED Silver certification, i progettisti hanno scelto i prodotti ceramici italiani dell’azienda Mirage per l’alta qualità, l’eleganza dell’effetto di posa, le caratteristiche di riciclo del materiale e per i costi contenuti.
Lo studio Bodgan, fondato a Toronto nel 1969, si occupa di soluzioni progettuali dagli interni alla progettazione urbana. La filosofia dello Studio si fonda sulla professione dell’architetto intesa come opera collettiva, che coinvolge una molteplicità dei soggetti.
Il progetto, che si identifica per il forte “carattere urbano”, comprende una biblioteca e centro culturale.
Progettare lo spazio di una biblioteca oggi, nell’era digitale, significa confrontarsi con una realtà complessa. Oltre ad essere luogo della conservazione, della diffusione e del trasferimento della conoscenza, la biblioteca rappresenta anche centro di aggregazione sociale e luogo di riferimento della comunità locale, una nuova “piazza urbana” per incontrarsi, comunicare.
Lo spazio della biblioteca diventa perciò un luogo urbano per eccellenza, veicolo di comunicazione politico culturale, protagonista del marketing urbano in grado di poter avviare processi di riqualificazione urbana e sociali.
Il questo senso si spiega la scelta di Bodgan di un’architettura “normale” e non iconica, concepita in rapporto al tessuto sociale e all’ambiente, normalità intesa come traguardo attraverso l’individuazione di nuove istanze sempre più aderenti ai nuovi bisogni dell’abitare.
Per questo, il progetto è improntato sulla concezione generale del “design for-all”, un approccio culturale che coniuga gli aspetti tecnici imposti dalla normativa a quelli più generali della qualità del progetto e della qualità di vita; favorisce l’analisi dei bisogni dell’uomo in ogni fase del processo progettuale per realizzare luoghi e progetti “amichevoli” che si fanno capire, che si lasciano usare, che invitano a servirsi di loro.
Questo progetto dello studio Bodgan è infatti pensato all’insegna della “serendipity culturale” e contro ogni forma di “digital divide”.
Il prodotto Mirage Stone 2.0 scelto in due differenti formati crea un unico motivo ricorrente per uniformare lo spazio. Permette di ottenere una superficie che disegna un flusso naturale dalla galleria d’ingresso all’atrio principale fino al secondo piano.
Infatti dalla grande “corte-piazza” d’accoglienza centrale, uno scenografico scalone dai parapetti in legno, rivestito dello stesso materiale ceramico grigio, collega la hall al primo piano dove sono dislocate le scaffalature a vista e al secondo piano con la sala di lettura.
Gli spazi funzionali e distributivi sono rigorosamente definiti e organizzati nella dinamica dei flussi.
All’esterno le vetrate a doppia altezza creano un effetto di porosità e di permeabilità con l’interno.

Superfici Ceramiche
Mirage, serie Stone 2.0
grès porcellanato
Basaltina grigia
15x60 - 30x60 cm

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