Progetti

Moleskine Store - Los Angeles, CA (USA)

Il marchio di uno stile di vita

Il nuovo negozio al 350 S Grand Ave, nel Bunker Hill District di downtown Los Angeles, conferma la continua evoluzione del mondo Moleskine
Autore
Maria Giulia Zunino
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2017

Moleskine non è un semplice taccuino ma una storia a puntate: inizia a Parigi a fine Ottocento con gli artisti d’avanguardia, s’interrompe negli anni 80 del Novecento, per poi riprendere a Milano nel 1995 con un successo che sembra inarrestabile.
Arricchiti da appunti e schizzi realizzati in viaggio, per strada o al caffè, i taccuini di Oscar Wilde, Van Gogh, Picasso, Hemingway, Matisse sono ormai nei musei.
Quasi 100 anni dopo Bruce Chatwin se ne dichiarava un vero fan: “in viaggio perdere il passaporto era l’ultima delle mie preoccupazioni, perdere un taccuino era una catastrofe”, diceva. Fu proprio lui a chiamarli moleskine per la copertina che gli ricordava la pelle di una talpa. Lui che, già giornalista e consulente di arte e architettura del Sunday Times, scoprì la sua vocazione durante un’intervista alla novantatrenne Eileen Gray ̶ progettista negli anni Trenta della prima casa razionalista, la famosa E-1027 a Roquebrune-Cap Martin, che nel nome racconta un’intera storia e ora è nuovamente visitabile ̶ e alla mappa della Patagonia da lei dipinta: decise su due piedi di partire per il Cile e ci restò 6 mesi, si licenziò dal giornale, scrisse il suo primo libro, In Patagonia. Era il 1977, aveva 37 anni e iniziava la sua fama. Fu lui, nel libro Le vie dei canti del 1986, a descrivere la bottega del suo cartolaio di fiducia in Rue de l’Ancienne-Comédie a Parigi e la sua tristezza perché i taccuini erano in via di estinzione: alla morte del proprietario la piccola legatoria a gestione familiare di Tours aveva chiuso i battenti e di lì a poco i moleskine sarebbero scomparsi.
Proprio in base a quella descrizione Maria Sebregondi con l’editore Modo & Modo iniziò a produrre i taccuini con copertina rigida o morbida di cartone rivestito, carta color avorio, pagine rilegate a punto refe, angoli arrotondati, nastro segnalibro, elastico di chiusura e tasca interna a soffietto. Il successo fu immediato, anche se il nome moleskine ritornò e fu registrato solo nel 2007, quando un fondo d’investimento acquistò la sua società.
Oggi Moleskine non è più solo un taccuino ma è sinonimo di uno stile di vita basato sui valori sempre più globali legati all’esplorazione e alla cultura, trasmesso anche dall’omonima fondazione che promuove l’istruzione come cardine per un cambiamento sociale positivo.
I nuovi prodotti – per il leggere, lo scrivere e il viaggiare, dagli zaini agli smartbook di carta dai quali scritte a mano o disegni possono essere trasferiti su un device digitale -, i caffè letterari e i negozi diventano strumenti di comunicazione di uno stile di vita.
Con coerenza i negozi, diffusi in tutto il mondo, hanno un’immagine rigorosa ma allegra – tanti colori accesi si sono aggiunti al nero delle copertine dei taccuini -, classicamente neutra ma ben riconoscibile, essenziale e rigorosa, mai noiosa né troppo minimalista, molto internazionale.
Lo store di Los Angeles non si discosta dalle linee guida del brand, ma il pavimento ceramico vi aggiunge la naturalezza del materiale, l’alta tecnologia industriale e la gradevolezza di un disegno geometrico impostato sul dialogo cromatico. Si tratta della collezione “Neutra 6.0” in grès porcellanato del marchio Casa dolce casa – Casamood made in Florim nel grande formato Magnum Oversize 80x80cm e 40x80cm. La serie si articola in 14 cromie e 17 diversi formati e spessori consigliati sia per pavimenti sia per rivestimenti. Qui l’elegante pacatezza delle tinte avio, acquamarina, bianco e ferro che contrastano con l’eccitazione dei colori dei prodotti diventando elemento ordinatore dell’intero negozio.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
Neutra 6.0
avio, acquamarina, bianco, ferro
80x80 cm (Magnum Oversize), 40x80 cm

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