Progetti

Pizzeria Gastrò - Aversa (CE) - Aversa (CE)

Food non troppo fast

GRAZIE AD UN INNOVATIVO SISTEMA DI DECORI, GASTRÒ LANCIA UN NUOVO IMMAGINARIO: POPOLARE MA RAFFINATO, RICONOSCIBILE MA ANCHE ESPORTABILE OLTRE CONFINE
Autore
Carlo Paganelli
Progetto
Marcello Panza - Studio Minimo
Superfici Ceramiche
CE.VI CERAMICA VIETRESE
Anno di realizzazione
2008

Immediata riconoscibilità del brand e tipo di offerta alimentare erano i segni richiesti dalla committenza, ovvero da Gastrò, azienda di ristorazione fast food. Attraverso un particolare concept di progetto, fatto di scelte cromatiche e particolare configurazione degli arredi, l’immagine Gastrò supera quell’immaginario filoamericano del fast food tipo McDonald che, per quanto si sia dimostrato pienamente accolto dall’utenza nostrana, ha ormai esaurito la sua forza innovativa sul mercato europeo. Gastrò lancia un nuovo immaginario: popolare ma raffinato, riconoscibile ma anche fortemente innovativo e, soprattutto, in sintonia con una cultura europea in grado di trovare segni comuni da esportare anche oltre i territori nazionali. Con lo slogan “un fast food non troppo fast”, il nuovo brand della ristorazione orientata verso un target giovanile intende sottolineare una valenza identitaria caratterizzata da un atteggiamento slow ai tempi del consumo: un comportamento più consono al costume italiano, notoriamente refrattario al mordi e fuggi. Elemento principale di tale obiettivo è la decorazione del pavimento di piastrelle in ceramica con decori che suggeriscono un percorso labirintico, dunque di maggiore permanenza in uno spazio di relazioni come il locale fast food, dove ci si incontra anche per trascorrere in convivialità il tempo libero. La scelta cromatica, con chiari riferimenti alle atmosfere Beat degli anni Sessanta, ha potuto rendersi comprensibile grazie all’impiego di un sistema di piastrelle capace di creare aree funzionali diversificate, dedicate sia ai percorsi di mobilità interna sia ai momenti di sosta. Grazie a tale opportunità, il nuovo brand si è assicurato un’ottima visibilità, proponendo un efficace pattern dimostrativo di come il valore artigianale della produzione ceramica di un territorio possa esprimere anche l’identità della cucina locale, senza però ricadere nel cliché della tradizione e, nel contempo, rispondendo con un nuovo linguaggio alla domanda di un settore attento alle nuove tendenze di mercato. Il sistema modulare della serie Labirinto permette un’articolata differenziazione delle aree funzionali, definendo così zone caratterizzate da una diversa configurazione dei “tappeti”, formati dall’aggregazione di diversi decori. Si tratta di un sistema di modelli riprodotti su tappeti formati da sei-otto piastrelle; scomponendo i decori nei suoi elementi formali, è stato individuato un abaco formato da elementi base costituito da figure geometriche come il tratto, la curva, l’incrocio singolo e doppio e i tre elementi cromatici. Le aree destinate ai tavoli, alle sedute e all’illuminazione divengono tema principale degli spazi interni. L’efficace configurazione formale dei decori ha ispirato anche alcune strutture tridimensionali come il grande divisorio in metallo verniciato che campeggia all’ingresso del locale. Il tema decorativo proposto dalla serie Labirinto trova spazio anche negli ambienti accessori come i servizi igienici, dove lo stesso decoro caratterizza sia la pavimentazione sia le superfici di rivestimento, creando così un involucro accogliente dal forte impatto formale, che sottolinea come anche gli spazi di sosta siano luoghi in grado di suggerire un buon rapporto fra ambiente e fruitore.

Superfici Ceramiche
Ce.Vi. Ceramica Vietrese, Serie Labirinto
bicottura
Pennellato Grigio Gastrò, Arancio Selenio, Verde Prato, Turchese, Nero, Bianco
20x20 cm

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