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Fatti & Fritti - Altamura (BA) - Altamura (Ba)

Fatti&Fritti, moderno locale d’altri tempi

La piastrella protagonista in un progetto dove si fondono ricerca estetica e tecnicità del prodotto
Autore
Santino Limonta
Progetto
Arch&Geo Studio associato
Anno di realizzazione
2010

Altamura, la città che ha reso celebre in tutto il mondo il più semplice e il più naturale dei cibi, il pane di grano duro cotto nei forni a legna, è al centro di un territorio ricco di profumi e di sapori, di alimenti genuini e di superbi oli. Un territorio dove ancora ha senso parlare di “cibo di strada” e una città che ha visto McDonald’s chiudere il più grande punto vendita della zona mentre una minuscola focacceria pugliese, sorta accanto, cresceva offrendo esclusivamente prodotti locali. E’ per questo mai morto retroterra culturale legato alla tradizione che qualcuno ancora oggi ha potuto aprire ad Altamura un locale come “Fatti&Fritti”, la classica friggitoria d’altri tempi da cui il cliente esce avendo in mano il cartoccio caldo di alici appena tolte dall’olio bollente e la fetta di pane. Fatti&Fritti sorge a ridosso del centro storico di Altamura, dal caratteristico assetto a claustri e con le viuzze contorte che sembrano volersi avviluppare intorno alla cattedrale. Un contesto urbano quindi da tempo consolidato nella tipologia e nella morfologia, immodificabile e rigorosamente da preservare. Proprio la presa d’atto di questa situazione urbanistica, sottolineano i progettisti di arch&geo, ha suggerito la strada da seguire nella ristrutturazione del locale precedentemente adibito ad altre funzioni: l’adozione di un format contemporaneo come segno di rottura con il contesto, non escludendo nel contempo la ricerca dell’armonia con esso. L’originario affascinante pavimento in antiche basole di pietra volutamente mantenuto (il resto del locale è stato completamente rifatto con materiali moderni) va proprio in questa direzione. Rappresenta l’elemento di passaggio e di unione tra vecchio e nuovo, tra il contesto storico esterno e la contemporaneità degli interni. L’intero progetto di ristrutturazione è caratterizzato dall’utilizzo di piastrelle come unico elemento decorativo delle pareti e dalla reinterpretazione in chiave moderna della volta a botte, proposta in forma inedita realizzata con l’ausilio di tessuto tecnico retroilluminato agganciato ad una struttura in metallo. L’ambiente, pressoché monocromatico, è gradevole. Il trattamento delle superfici con pittura bianco latte mette ancor più in risalto la forza materica delle piastrelle in agglomerato di marmo e cemento prodotte da Attivissimo. L’abbinamento di graniglia e pastina dello stesso colore e la personalizzazione con il marchio del locale in pasta a tutto spessore ha consentito di ottenere per queste piastrelle, posate sul banco vendita, sulla parete del retro banco e sul mensolone di servizio, una texture fortemente espressiva. Che la piastrella sia uno degli elementi chiave del progetto lo si intuisce anche prima di entrare nel locale dall’ingresso fortemente caratterizzato in tal senso. L’arredo è essenziale, limitato al banco preparazione, banco di vendita di cibi pronti, forno a microonde, scalda pane, banchi frigoriferi, alcune sedie di fronte alla mensola prevista per chi consuma in loco e poco altro. Per evitare gli odori le operazioni di frittura vengono fatte nel retro locale. Un colpo ad effetto nell’illuminazione, inaspettato ma che certifica la cura con cui la ristrutturazione del locale è stata affrontata: sul bancone espositivo pendono le sospensioni Canned Light di Ingo Maurer riproducenti i barattoli Tomato Campbell’s resi celebri dalla pittura pop art di Andy Warhol.

Superfici Ceramiche
Graniglia e Pastina Attivissimo
altro
Bianco, nero, grigio, rosa, viola
40x40

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