Progetti

Oratorio San Giovanni Bosco - Treviolo (BG)

Educazione permanente, ludica e inclusiva

Il nuovo Oratorio San Giovanni Bosco a Treviolo è costruito sui principi dell'apertura, dell'accoglienza e della partecipazione
Autore
Virginio Briatore
Progetto
Paola Corsi & Pasquale Gandolfi - Arch.e' Srl
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2016

Educare i giovani con l’accoglienza, il gioco, l’esempio, il sorriso.
Oggi queste parole si sprecano, oggi i sociologi e i business model parlano di eduteinment, ma bisogna riconoscere che a metà del 1800 colui per primo le organizzò in maniera diffusa e metodica era un visionario. Nella società protoindustriale torinese il sacerdote Don Giovanni Bosco capì quanto grande fosse il numero di giovani che erano ai margini e non avevano accesso alla formazione scolastica; capì che per coinvolgerli ed educarli servivano degli spazi, degli ambienti protettivi non inquietanti, dei luoghi piacevoli come una casa, che accoglie ed educa alla vita nei suoi più vari aspetti: dalla cultura al teatro, dalla musica allo sport e al tempo libero. Spazi aperti, luoghi di ritrovo e di svago, chiesa, scuola, teatri, ma soprattutto adatti ai giovani, a tutti i giovani.
Problematiche quanto mai attuali a cui risponde con praticità e sapienza la nuova struttura (inaugurata a settembre 2016) del centro parrocchiale di Treviolo, in provincia di Bergamo.
Intitolato a San Giovanni Bosco, l’oratorio è stato completamente rinnovato e trasformato in un centro di incontro e partecipazione, dotato delle adeguate tecnologie che la contemporaneità richiede.
L’autore del progetto improntato sull’accoglienza, l’ascolto e la cura è, non a caso, una donna, l’architetto Paola Corsi, ulteriore dimostrazione della lungimiranza che anima il committente, ovvero la Parrocchia di San Giorgio Martire.
Nel suo discorso di inaugurazione l’Arch. Corsi ha evidenziato alcuni dei punti salienti del progetto: “Sulla base del principio di connessione tra il nuovo e la realtà del centro storico, è nata l’idea di individuare l’accesso pedonale della nuova struttura attraverso il porticato esistente, consentendo inoltre di rendere il sagrato della Chiesa il centro della vita sociale della comunità.
L’ingresso principale posto in posizione centrale al porticato permette l’accesso alla sala giochi, pensata come elemento di connessione tra le diverse funzioni dell’edificio. Questa si apre verso le aree esterne attraverso ampie vetrate, mettendosi costantemente in relazione con gli ambienti ludici all’aperto. Particolare attenzione è stata data al recupero completo del vecchio ‘corpo stalle’, che è stato reso fruibile come spazio comune pur
mantenendo il disegno architettonico originario, sia nelle aperture che nei
materiali. Oggi è una sala polifunzionale, a disposizione dell’intera comunità, capace di ospitare fino a ottanta posti a sedere, completamente indipendente dagli spazi oratoriali e con accesso diretto anche dal porticato.”
Il valore del concept e della sua realizzazione si basa sull’accoglienza e sull’apertura: l’oratorio si apre a tutti anche in senso fisico dal momento che le sale principali sono rivolte verso la piazza centrale del paese per fare in modo che tutti sappiano che c’è la possibilità di entrare e unirsi al resto della comunità. Una piazza su cui a loro volta si affacciano tutte le funzioni principali dell’oratorio, pensata anche come elemento di connessione tra le aree gioco interne e quelle esterne, costituite da un campo da calcio in erba sintetica, un campo da basket e pallavolo in resina ed alcune aree con giochi dedicati ai ragazzi ed anche ai bambini di 2-3 anni.
Su questa piazza interna trovano affaccio dunque la sala giochi, il bar, l’infermeria, la sala pasti ed infine la cucina.
Improntato ad un utilizzo plurimo da parte di giovani e giovanissimi, necessita di pavimentazioni funzionali e gradevoli ed il marchio Cerim, con il suo mix di semplicità e richiamo al design, è stato scelto per ridisegnare gli spazi interni e l’ampio cortile esterno.
Nel vedere la vita giovane che si incontra, si forma e scorre negli spazi del nuovo oratorio il visionario Don Giovanni Bosco avrebbe di sicuro sorriso.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
Material Stones, Maps, Rethink
material 07, light grey, dark grey
60x60, 60x120 cm

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