Progetti

Edificio residenziale Ca' Silis - Jesolo (VE) - Jesolo (VE)

Artificio e Natura

JESOLO (VE), DUE PALAZZINE PROGETTATE CON SPIRITO VITRUVIANO INTERPRETANO BELLEZZA E ATTUALITÀ DEL COTTO
Autore
Carlo Paganelli
Progetto
Giovanni Nardini (Studio Associato Valentino Gerotto e Giovanni Nardini Architetti)
Interior Designer
Giovanni Battaiolo
Anno di realizzazione
2008

Da una parte Venezia, con la sua “serenissima” storicità, dall’altra spiagge dorate ad alto tasso di consenso turistico: Jesolo offre la sua prossimità a due realtà di sicuro appeal ambientale; un contesto favorevole per un’architettura rispettosa, sia dell’ambiente naturale sia per il senso profondo della venustas vitruviana. Anche Andrea Palladio si premurò sempre di non eluderla. Ca’ Silis è un importante intervento d’insediamento abitativo (formato da edifici di varia destinazione funzionale: appartamenti, esercizi commerciali e zone a verde pubblico), che si estende su un’area di quattordici ettari, posizionata su un’ampia ansa del fiume Sile, che scorre in mezzo a un parco di circa settantamila ettari. Fra edifici di corretta edilizia, che punta oltre che sulla qualità costruttiva anche su un’estetica commerciale di buon livello, si evidenziano due palazzine decisamente orientate verso soluzioni di particolare pregio progettuale. Gli edifici sono costituiti da due livelli funzionali: i piani terra destinati a spazi commerciali; i primi piani a destinazione abitativa con appartamenti di media metratura, che presentano soluzioni in linea con la scelta di materiali tecnologicamente avanzati, ma senza rinunciare alla tradizione locale del cotto, quale materiale di più allargato impiego. In questo caso, un materiale declinato secondo i più innovativi sistemi di messa in opera. Le facciate dell’intero complesso sono rivestite con elementi in cotto di diversa tipologia: piastra a spessore, quadrello e doga estradosso sagomato. Tali accorgimenti sono destinati a soddisfare una sensibilità progettuale ecocompatibile: ovvero, di ottimizzare le caratteristiche bioclimatiche dell’edificio, permettendo così un risparmio energetico nella facciata cieca e riducendo anche l’afflusso diretto della luce naturale nelle porzioni a frangisole. L’uso del vetro attraverso il sistema delle superfici strutturali (la pensilina sinusoidale) composte di parti metalliche di connessione, è una struttura portante al minimamente invasiva, un raffinato dettaglio di puro grafismo architettonico. I progettisti hanno inoltre sapientemente “impaginato” alcune superfici di facciata fessurandole con tagli orizzontali e diversi valori di spaziatura interlineare, realizzando così un involucro architettonico formalmente composito costituito da elementi misti volti a creare uno schermo protettivo in terracotta con finitura “litos” e “arrotata”, il tutto montato con sistema meccanico. I componenti in cotto sono uniti ad altri elementi quali le grandi vetrate fronte strada, che garantiscono luminosità e visibilità e con l’ampio pergolato in vetro e acciaio che delimita l’edificio. Il cotto è stato fornito da Sannini Impruneta, un materiale già lavato con detergente acido decalcarizzante per eventuale rimozione delle efflorescenze (una caratteristica di questo materiale naturale) e trattato con impregnante protettivo a base di microemulsione silossanica.

Superfici Ceramiche
Sannini Impruneta, Litos
cotto
naturale
500x250x50 mm - 500x50x50 mm - 500x145x97 mm

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