Progetti

Nuovi servizi Caffetteria Spazio 7 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Torino - Torino

Arte contemporanea da vivere

È una relazione che funziona, quella tra la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e i nuovi servizi della sua Caffetteria Spazio7, tra i protagonisti del concorso 2016 La Ceramica e il Progetto
Autore
Roberta Chionne
Foto
Sarah Fronduti
Progetto
Alessandra Raso, Cliostraat
Superfici Ceramiche
MARAZZI
Anno di realizzazione
2016

Fresco di menzione d’onore, assegnata il 29 giugno 2016 nell’ambito del concorso La Ceramica e il Progetto con la motivazione «mette in luce come sia possibile, rispettando l’estetica del luogo dedicato ad ospitare arte contemporanea, personalizzare le funzioni senza dimenticare gli aspetti linguistici», il progetto dei servizi della Caffetteria Spazio7 costituisce la più recente trasformazione di un centro che si evolve insieme alla città. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nata nel 1995 per promuovere l’arte contemporanea, apre al pubblico la sua sede espositiva torinese nell’ex spazio industriale della Fergat, trasformato dall’architetto Claudio Silvestrin in un centro per l’arte flessibile che permette lo svolgimento di mostre, concerti, spettacoli e dibattiti, attrezzato con un ristorante e una caffetteria che costituiscono ormai una raffinata tappa gastronomica. Nel 2014 Emilio Re Rebaudengo rinnova la gestione di questi due spazi per la ristorazione definendo una decisa implementazione di iniziative, tra cui il rilancio della caffetteria disegnata dall’artista italiano Rudolf Stingel, rendendola accessibile al pubblico in ogni momento della giornata sino a dopo cena.
Il progetto dei nuovi servizi della Caffetteria Spazio7, affidato all’architetto Alessandra Raso/Cliostraat, imponeva la necessità di un sensibile dialogo con il prestigioso allestimento di Stingel ed è stato il risultato di una duplice esigenza: da un lato la volontà di caratterizzare i servizi in maniera univoca e forte, dall’altro la necessità di intervenire in modo essenziale in un contesto che è esso stesso un’opera d’arte. Ponendosi l’obiettivo di puntare su un risultato grafico e comunicativo controllato ed essenziale, l’intervento propone una “pelle” decorativa che manifesta la sua potenza nella ripetizione e in una monocromia che prende le distanze dai colori dell’arte. Considerando l’esigenza di rispondere contemporaneamente anche ai requisiti di durevolezza, facile manutenzione per ambienti a traffico elevato, sostenibilità, igiene e non tossicità, il rivestimento è stato realizzato utilizzando un materiale ceramico, il gres porcellanato effetto legno TreverkSign di Marazzi, nei tre toni Black, Smoke, Grey per le pareti, e Black per i pavimenti. La restituzione grafica nelle tre dimensioni ha reso necessario lo sviluppo di elaborati costruttivi di ogni minimo dettaglio, la realizzazione di casellari di posa specifici per ogni singolo prospetto e la collaborazione continuativa con le maestranze dell’impresa R.M.A. che hanno eseguito l’opera. Il volutamente neutrale colore bianco di arredi, serramenti, cornici e complementi s’inserisce discretamente nell’effetto ottico senza soluzione di continuità delle pareti, in un ambiente visivamente potente e percepito come spazio unico, inframmezzato solo da porzioni di specchi che ne moltiplicano effetti e vedute.

Superfici Ceramiche
Marazzi, TreverkSign
grès porcellanato
Black, Smoke, Grey
15x120 cm

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