Progetti

Azienda Agricola Ca' de Frati - Sirmione (BS) - Sirmione (BS)

Architettura per le botti

Nell'antico podere Cà dei Frati a Sirmione del Garda l'ampliamento interrato della barricaia è stato pensato per dare alle botti la sicurezza di una temperatura costante e di un'umidità ben regolata, con gran giovamento per il vino e il bilancio energetico
Autore
Virginio Briatore
Superfici Ceramiche
CERCOM
Anno di realizzazione
2015

Nella seconda metà del Settecento, i frati del convento di Santa Maria de Senioribus di Desenzano entrarono in possesso di una cascina colonica a Lugana, con fertili terreni e vigneti a poche centinaia di metri dalle acque del Garda. Quando nel 1939 Felice Dal Cero, viticoltore di seconda generazione della provincia di Verona, si trasferì a Lugana di Sirmione, intuendo le potenzialità produttive di quella terra, nel grande casale agricolo vivevano dieci famiglie. Gradualmente iniziò ad acquistare porzioni di casale e di terreno e a lui si deve la fondazione della cantina Cà dei Frati. Trent’anni dopo nasce la prima etichetta DOC, cui partecipa il figlio di Felice, Pietro, che forte dell’esperienza maturata inizia a produrre l’etichetta “Lugana Casa dei Frati”. Quando nel 2012 Pietro viene a mancare, l’azienda passa nelle mani della moglie Santa Rosa e dei figli Igino, Anna e Gian Franco, che custodiscono l’eredità culturale e la filosofia produttiva con la stessa cura ed entusiasmo. Cà dei Frati interpreta al meglio la storia della sponda lombarda del Lago di Garda, grazie a un percorso storicamente vocato all’eccellenza: il rispetto reciproco, l’unione della famiglia, i ruoli definiti e il legame con il proprio territorio rappresentano il vero punto di forza di questa solida realtà imprenditoriale.
Oggi l’azienda si estende su 170 ettari di vigneti, produce circa tre milioni di bottiglie e articola le sue attività in vari settori come ci ha spiegato uno dei proprietari, Igino Dal Cero, enologo: “Non siamo un agriturismo e in questo senso abbiamo mantenuto separata l’azienda agricola dall’ospitalità, per la quale ci siamo dotati di due piccoli alberghi in riva al lago. Qui in azienda abbiamo un ristorante, uno spazio multiuso, la barricaia ipogea e riceviamo i turisti del vino, che vengono a vedere le vigne, degustare o acquistare i nostri vini.”
La cantina dalle volte a crociera che riprendono le forme originali è stata di recente ripensata e ampliata, su progetto del noto ingegnere strutturista Claudio Toniolo, per far fronte alle sfide di qualità enologica e al nuovo dimensionamento richiesto da una produzione in crescita. Partendo da uno scavo a cielo aperto sono state posizionate le volte prefabbricate, in seguito intonacate a calce all’interno come da tradizione e ricoperte dal terreno in esterni, a formare un manto in parte erboso e in parte a parcheggio. L’importanza della cantina sotterranea è evidenziata dal proprietario enologo: “Non tutti sanno quanto sia complesso e per certi aspetti drammatico il controllo dell’umidità e della temperatura per la tenuta delle botti di legno e per la qualità del vino. Il legno è un materiale vivo, poroso e se nell’ambiente vi è un’umidità elevata le doghe che formano le botti si allentano, lasciano entrare l’aria e quindi si ossida il vino o addirittura può succedere che la botte perda e trasudi vino! Per evitare questi rischi abbiamo scelto di interrare per bene la nostra barricaia, in modo da avere una temperatura costante nelle stagioni e uno sbalzo massimo di 4 gradi. Questa costanza di temperatura, unitamente al controllo preciso dell’umidità, oltre a garantire la qualità del vino consente anche un notevole risparmio di energetico, che a nostra volta abbiamo rafforzato rivestendo parte delle coperture con pannelli fotovoltaici. La barricaia contiene 2000 botti francesi da 225 litri e sia per questioni di igiene sia per lo sforzo che la movimentazione delle botti con i muletti richiede abbiamo optato per una pavimentazione in ceramica. La cosa bella di questo pavimento è che l’azienda Cercom ha studiato e prodotto per noi una tonalità cromatica più calda e luminosa, un granigliato giallino che si integra con l’ambiente e con l’atmosfera che noi desideriamo trasmettere”.

Superfici Ceramiche
Cercom
grès porcellanato
Granigliato giallo
30x30 cm

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