Progetti

Carnival Palace - Venezia

A Venezia s’incontrano tradizione e modernità

Un hotel a quattro stelle svela i segreti di una raffinata e sapiente ristrutturazione
Autore
Laura Ragazzola
Foto
Mirco Toffolo R.
Progetto
Laura Scrivere, Chiara Grimana (H.C.E. & Partners)
Superfici Ceramiche
FLORIM
Distributore
Finalmenteacasa
Anno di realizzazione
2012

Il canale di Cannaregio occhieggia dalle finestre di alcune camere, mentre un piccolo ma rigoglioso giardino regala quiete alle stanze dell’ala più interna. Ci troviamo a Venezia, nel nuovo Carnival Palace, un elegante e sofisticato hotel a quattro stelle nato dalla ristrutturazione di un edificio per uffici degli Anni Cinquanta.
Un progetto complesso, considerato lo stato di abbandono in cui versava l’immobile da alcuni anni, ma che poteva contare sulla strategica ubicazione del lotto a due passi dalla celebratissima Piazza San Marco.
E proprio la volontà di recuperare al meglio la magia (e la storia) dell’antica città marinara che ha guidato questo intervento. «Abbiamo voluto creare un hotel delicato e armonioso, che sapesse dialogare con la tradizione veneziana», ci spiega Laura Scrivere che insieme a Chiara Grimana di H.C.E. & Partners, firma il progetto di ristrutturazione dell’hotel. «A cominciare dal nome, Carnival appunto, che celebra una delle più famose manifestazioni veneziane, e dal logo a forma di maschera, la “bautta”. Per continuare con un restauro preciso e accurato, che preservasse la continuità architettonica degli edifici confinanti: la facciata sul canale, ma anche gli altri due prospetti minori che guardano su un giardino interno e su un bellissimo campo, hanno voluto conservare per scelte volumetriche e cromatiche tutta la complessità e la bellezza della Serenissima».
«Stesso obiettivo per il progetto d’arredo», fa notare Chiara Grimana, «gli interni mirano a recupare quello stile ricco e sontuoso che ha reso famosi in tutto il mondo i palazzi veneziani».
Così le due progettiste, con gusto femminile e ricercato, hanno abbinato tessuti e finiture preziose a pennellate di colore intenso, prese in prestito dalle tele del Tiziano e del Canaletto. Le 56 stanze e le 11 suite giocano, infatti, sui rossi e sui blu di cangianati carte da parati, sul bianco e sul nero della morbida pelle capitonnée che riveste le testate dei letti, sull’oro e sull’argento di specchi e lampadari preziosi.
Ma la sofistica eleganza degli interni non dimentica le esigenze di moderna funzionalità proprie di un hotel. Per questo soluzioni contemporanee hanno caratterizzato la scelta dei materiali di rivestimento soprattutto negli ambienti dove si richiedono elevate caratteristiche di resistenza e di bassa manutenzione, come i locali di servizio o le aree di grande passaggio.
Nei bagni di tutto l’hotel la scelta è caduta sul gres porcellanato per rivestire pavimenti e pareti.
Le piastrelle (collezione “I Bianchi” di Rex) riprendono la venatura del marmo Calacatta, creando superfici neutre che si sposano perfettamente con lo stile di ciascuna stanza. Ma non manca la personalizzazione: luci led colorate illuminano il piatto doccia rivestite da minuscole tessere di mosaico mentre il lavabo alterna la foglia d’oro o d’argento protetta dal vetro a seconda delle finiture della camera. Unica anche la scelta di posizionare la vasca sul piccolo terrazzino che caratterizza tutte le suite di 40 metri quadri.
Nella hall ancora gres porcellanato ma in formato extra large: piastrelle di cm 80×80 sono posate in diagonale per dilatare lo spazio (“Pietra del Nord” sempre di Rex), mentre l’inserto di un tozzetto nero (cm 8×8) rompe l’uniformità della superficie tutta bianca, creando un motivo a scacchiera. La raffinata scelta del pavimento è in piena sintonia con il prezioso bancone in foglia d’oro con vetro di protezione e con il mobile di fattura artigianale decorato a motivi geomerici, che cela computer e documenti di registrazione dell’hotel.
Infine, un piccolo giardino crea un angolo verde di pura quiete: il posto ideale per rilassarsi e ritrovarsi. Forse aveva ragione Ernest Hemingway, uno dei più grandi scrittori del Nocevento che, parlando di Venezia, affermava: “Quando sono qui mi sento come se fossi finalmente arrivato nel mio luogo giusto”.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
I bianchi di Rex + Pietra del Nord
Calacatta, Sorrento, Bianco
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